Un esempio di consulenza in orientamento

A. è una ragazza di 14 anni. Il testo, fornito su foglio rigato, si presenta con margine superiore definito dalle righe. Quello di sinistra è progressivamente regressivo e irregolare, quello di destra è frastagliato e non ben organizzato. C’è un forte attaccamento al passato e nello stesso tempo comincia a manifestarsi il desiderio di autonomia, verso il futuro c’è indecisione.
Il ritmo non presenta fluidità, ma ha una certa agilità e decisione.
Il rigo è ondulato e ciò è indice di una certa titubanza.
L’energia è notevole, data dal segno Grossa, ma non omogenea; si notano i cali di pressione nei chiaro-scuri.
Il modello scolastico è abbastanza personalizzato. Usa, insieme, caratteri in corsivo e stampatello. L’immagine che dà di sé corrisponde a com’è in realtà.
Segni grafologici rilevati
Presenta un quadro di segni grafologici che indicano una personalità grafica ancora in evoluzione. Sono presenti infatti i segni tipici dei vari Caratteri Morettiani (Assalto, resistenza, attesa e cessione) in modo sostanzialmente equilibrato, ma con prevalenza dei segni dell’attesa. Prevale in lei l’impulso ad attendere prima di rispondere a uno stimolo per prendere coscienza e decidere un modo di comportamento, dato anche dalla presenza dei segni dell’indecisione, insicurezza e titubanza.
Osservazioni
Da un primo esame dei segni rilevati, A. sembrerebbe sostanzialmente equilibrata, nessun segno si presenta in alto grado, tutti o quasi rientrano nella media, anche per il modo in cui vengono calcolati. Ciò che risulta veramente importante, e che assume la posizione di segno predominante e sostanziale ai fini del profilo, è la assoluta mancanza di omogeneità in tutti gli aspetti della grafia: nell’ordine, nella pressione, nelle larghezze, nel calibro, nell’inclinazione, nei collegamenti, perfino nell’uso del corsivo misto allo stampatello. Volubilità ed incostanza la caratterizzano: si rivela e si nasconde, è forte e debole, timida ed estroversa, attiva e passiva, preoccupata e superficiale.
A. non ha ancora un equilibrio interno, ma delle ambivalenze conflittuali, tipiche dell’età: è come se dentro di lei ci fossero più centri dinamici indipendenti, privi di adattamento reciproco.
Probabilmente il vuoto affettivo subito, che si nota nella grafia (Camini), le rende difficile lo sviluppo equilibrato della personalità. E’ questo che le dà la sensazione profonda di mancare di una base vitale, di un terreno su cui poggiare.
Sembra che eviti (per pigrizia o per protesta, non per incapacità) tutto ciò che è impegno, dovere, fatica, costanza, disciplina: tutto ciò che potrebbe darle quella sicurezza di cui ha tanto bisogno (Sciatta, Disordinata).
Si rifugia nella superficialità, in ciò che le dà piacere immediato, in attesa del momento in cui dovrà fare i conti con se stessa e con la realtà e di questo è consapevole e preoccupata (Ordine, Pressione, Calibro, Inclinazione, Aste, Larghezze, Collegamenti non omogenei).
Orientamento
Sarebbe opportuno per lei praticare uno sport, non per gli aspetti agonistici, che le creerebbero ancora più ansia, ma come terapia per accrescere la fiducia in sé, grazie alla regolarità degli allenamenti, la disciplina, l’autocontrollo, lo scarico di energia ed il benessere fisico conseguente.
Per quanto riguarda la scuola, potrebbe frequentare una scuola professionale, infatti alla fine del suo percorso di studio, se saranno ancora presenti le sue difficoltà avrà comunque la possibilità di rendersi indipendente perché avrà imparato un mestiere. Considerato il temperamento estroso, potrebbe trovare soddisfazione nel fare la parrucchiera e/o l’estetista, i servizi alla persona.
Se i suoi problemi verranno superati, potrà scegliere a quel punto il percorso di studi più opportuno.
(A cura degli allievi del terzo anno)